Come coltivare il lino

Il lino è una pianta usata nelle case con fini ornamentali, per via dei suoi bellissimi fiori, ma può essere sfruttata anche come produttrice di semi. Leggendo il post scoprirai tutto su questa splendida pianta.

 

Il lino è una pianta che produce dei fiori color azzurro, molto belli a vedersi. I suoi semi sono ricchi di fibre e omega 3. I vegani li adoperano spesso n cucina anche come addensanti.

 

Coltivare una pianta di lino è abbastanza semplice, basta seminare a dimora in primavera, distanziando i semi di dieci centimetri.

Ogni seme deve essere interrato a un centimetro di profondità. Da questo momento in poi basta aspettare che la pianta cresca (e con molta probabilità raggiungerà gli 80 centimetri d’altezza).

 

A inizio estate potrete ammirare i suoi splendidi fiori, i quali, sul finire della stagione, si trasformeranno in baccelli dai quali sarà possibile raccogliere i semi.

 

Per ottenere i semi, la pianta di lino va estirpata e appesa in zona ventilata, lasciandola essiccare.

Non appena la pianta si mostrerà secca: schiacciare i baccelli e prendere i semi al suo interno.

Con una parte dei semi raccolti si può seminare per l’anno successivo.

 

 

Come fare a coltivare il lino in balcone?

Come hai potuto costatare la coltivazione del lino è molto semplice, se desideri averne una pianta in balcone procurati del concime, del terriccio e un vaso di non meno di 40×40.

Metti il terriccio e semina a un centimetro di profondità i semi, lasciando tra loro uno spazio di 10 centimetri.  Il terreno deve essere ben drenato e concimato.

Come concime lo stallatico è perfetto per dare il nutrimento necessario alla pianta.

Il vaso va posizionato in una zona ben soleggiata e arieggiata. Ricordatevi che nonostante sia una pianta capace di resistere alle basse temperature se il clima è troppo rigido copritela con del tessuto non tessuto.

 

I semi di lino hanno  tantissime proprietà benefiche, per questo vengono usati come integratori alimentari, in quanto ricchissimi di vitamine del gruppo B, C e A.

 

Dai semi viene ricavata la fibra per fare gli indumenti, molto usata nell’antichità.

La loro applicazione non si ferma al solo campo tessile, ma spazia dall’erboristeria alla cucina, infatti vengono realizzati molti prodotti per la cura del corpo, soprattutto per i capelli.

 

La salute dei capelli è salvaguardata dall’olio di semi di lino, che da qualche anno viene usato da molte persone anche per uso alimentare, in quanto ricco di omega 3.

Oltre di omega 3 è ricco di mucillagini, che aiutano le funzioni intestinali.

 

Adoperarlo nella dieta quotidiana serve ad abbassare il colesterolo e a proteggere dalle malattie cardiovascolari.

 

Come utilizzare l’olio di semi di lino per uso alimentare?

L’olio di lino va usato sempre a crudo, mai cucinato, perché alle alte temperature irrancidisce.

Se ne consiglia il consumo di uno/due cucchiaini al giorno.

Va conservato in frigo una volta aperto, per evitare che vada a male.  Essendo molto delicato viene venduto in bottiglie piccole e scure, cosi da essere consumato in fretta e da essere protetto dai raggi di luce.

 

 

1 Commento

  1. L’olio di Lino lo prendeva mia moglie in gravidanza, solo che dopo un po che era aperto, anche se tenuto in frigo il sapore era più brutto, almeno cosi mi diceva e me lo faceva ricomprare buttando la bottiglia a meno di meta!

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