Cavolo, quanto fa bene!

cavolo
Come coltivare il cavolo

Contiene più ferro della carne, e il 5% delle fibre necessarie al fabbisogno giornaliero in una normale porzione. Cavolo, quanto è nutriente!

Una delle verdure della stagione autunnale più amata è senza dubbio il cavolo.
Greenme lo definisce addirittura “l’ortaggio più nutriente al mondo” per via delle sue proprietà benefiche per tutto il nostro organismo.
Pare infatti che il cavolo annoveri tra le sue proprietà quelle antiossidantiantinfiammatorie, e che sia sorprendentemente ricco di fibre e di calcio. Ma non finisce qui!
Il cavolo è anche disintossicante, antitumorale, protegge cuore e arterie e abbassa la pressione.

Una vera e propria bomba di salute insomma!
Preso atto delle sue numerosissime funzioni benefiche nei contronti del nostro organismo, non può dunque mancare nel nostro orto una coltivazione di cavolo.

Come si coltiva il cavolo

La maggior parte delle varietà di  cavolo si coltiva principalmente in orto, poiché coltivarlo in vaso sarebbe difficile per via delle dimensioni che assume la pianta matura. Esistono comunque delle “felici” eccezioni di coltivazione del cavolo in vaso.

Se deciderete di coltivarlo in vaso predisponete un contenitore di destinazione dove mettere del terriccio morbido o a medio impasto, adagiando sul fondo un letto di ghiaia e cocci in modo da favorire il deflusso dell’acqua.

cavolo in vaso
photo credits: guidagiardino.com

Nel caso in cui decidiate per una dimora esterna, procedete a una concimazione con compost seguita da una vangatura. In questo modo distribuirete uniformemente le sostanze nutritive nel terreno.

cavolo
photo credits: ferrerivivai.it

La coltivazione può avvenire per seme, da custodire in un semenzaio morbido dalla fine delle primavera, oppure per trapianto diretto dopo l’acquisto delle piantine. Questa operazione avviene solitamente entro la fine dell’estate, nonché per tutto agosto, affinché venga garantito un sufficiente raccolto autunnale. Per effettuare il trapianto, si scavano delle buche di profondità leggermente maggiore alle piantine, buche che dovranno essere distanziate fra di loro almeno una quarantina di centimetri, meglio se disposte a file.

Tra le necessità di manutenzione cicliche, ricordate di eliminare le erbacce e le piante infestanti, e di eseguire la pacciamatura nei mesi più freddi dell’anno, oltre al controllo regolare di roditori e parassiti.

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