Proteggersi dal sole durante i lavori di giardinaggio

sole

Avere un orto dove si coltiva la propria frutta e verdura preferiti il sogno di ogni amante di giardinaggio che si diletti anche a cucinare. L’estate poi regala ortaggi e frutti prelibati e succulenti, ma il rovescio della medaglia è dato dal sole.

Lo stesso sole che fa crescere i nostri prodotti dell’orto può essere pericoloso per la salute della pelle. I pericoli possono essere lievi o gravi a seconda dell’esposizione e sicuramente non è una bella esperienza essere vittima di disidratazione, colpi di sole, scottature o eritemi.

Oltre a far crescere le verdure e le piante dell’orto, il sole è amico degli esseri viventi perché stimola la produzione di endorfine, aiuta il corpo a sintetizzare la Vitamina D e altri meccanismo fondamentali per le difese cutanee.

Come è ovvio, il sole scalda di più d’estate e le alte temperature favoriscono lo sviluppo di frutta e verdura a polpa gialla e rossa, ma ovviamente, anche delle altre categorie.

Proteggersi dal sole durante i lavori di giardinaggio diventa fondamentale per la prevenzione di melanomi e di altre patologie che interessano la pelle e gli occhi. Sicuramente si noterà che ci si abbronza molto durante le soste nell’orto, in quanto la pelle esposta reagisce naturalmente al sole con l’abbronzatura.

Per chi ha la pelle molto chiara, quindi, meglio acquistare una crema solare ad alta protezione e spalmarla almeno mezz’ora prima di andare a lavorare nell’orto, anche nelle zone coperte dai vestiti. Anche se fa caldo, meglio usare pantaloni lunghi, calzini e scarpe chiuse, oltre a proteggere le braccia e le gambe, per evitare punture di insetto o le zecche.

Indossare sempre un cappello e degli occhiali da sole per proteggere gli occhi da accecamenti dovuti alla visione diretta del sole, mentre il cappello eviterà i colpi di calore.

Tornando alla crema solare, meglio spalmarla anche nei punti strategici quali naso, collo del piede o le orecchie, in quanto sono punti nascosti che facilmente si possono scottare e che provocano molto fastidio. La quantità di crema deve essere una via di mezzo: non troppo poca, ma neanche troppa da sembrare una fetta di pane farcita con maionese.

La pelle è in grado di assorbire una certa quantità di crema e non serve a nulla, piuttosto, scegliere di applicare piccole quantità da spalmare ogni ora.

Queste indicazioni vanno seguite anche quando il cielo è nuvoloso, perché è proprio durante questa sorta di pausa della calura estiva che i raggi UVA e UVB agiscono in maniera subdola. Di solito, se la giornata sembra ideale perché c’è quella brezza fresca e non fa caldo, è la volta buona che ci si prende una bella scottatura.

Bisogna anche avere buon senso: mai mettersi a curare l’orto durante le ore più calde della giornata (e anche innaffiare non serve a nulla).

Le ore ideali sono la mattina presto e dopo il tramonto, magari la mattina presto si possono estirpare le erbacce e applicare i vari trattamenti o curare i propri ortaggi eliminando foglie secche e piante malate, mentre la sera si può dedicare all’innaffiatura.

Questo perché le piante avranno tempo tutta la notte per idratarsi (quindi non lesinare sull’acqua), senza il pericolo che posano andare in shock termico e appassire.

Possiamo prendere esempio dalle piante e portare una bottiglia di acqua minerale per idratarci durante un lavoro e l’altro. Non deve essere freddissima, altrimenti si può provocare una congestione a causa del troppo caldo.

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