La farina di Tumminia: difende dai tumori e riduce il rischio di intolleranze

tumminia

La farina di Tumminia è un grano duro tipico del trapanese, ottima alleata della salute dell’apparato digerente.  Perché?

 

Oggi c’è largo impiego di farine raffinate, il loro consumo in quantità modeste non è nocivo, ma l’abuso, e l’uso prolungato nel tempo, può causare problemi che interessano il sistema digerente. Questi disturbi si manifestano con intolleranze alimentari, la più grave delle quali è la celiachia, ovvero il rigetto dell’organismo verso tutti i prodotti contenete glutine.

 

La Tumminia o Timilia è un grano a coltivazione breve: viene seminato a marzo e raccolto a giugno.

Il nome Tumminia deriva dal greco ‘trimenaios’ e fa riferimento al ciclo produttivo del grano, che è trimestrale.

 

La lavorazione avviene tramite macine a pietra che producono una farina integrale povera di glutine e ricca di proteine, quindi ad alto indice proteico, ideale per l’alimentazione di grandi e bambini.

 

La farina di Tumminia si presta bene sia per fare il pane che la pasta, anche se è conosciuta in tutto il mondo per il pane nero di Castelvetrano.

 

Essendo un prodotto poco lavorato e con un altissimo contenuto di lignina, questo alimento aiuta a prevenire l’insorgere dei tumori e a mantenere le difese immunitarie forti.

 

Le proprietà benefiche della farina di questo grano antico di Sicilia sono notevoli. Al primo posto abbiamo la protezione del cuore, perché il consumo costante di questo prodotto serve a mantenere sano il cuore, aiutando il sistema cardiovascolare a lavorare bene.

In inverno aiuta a tenere lontano il raffreddore, perché la lignina in essa contenuta serve a rinforzare le difese immunitarie. Motivo per cui anche la prevenzione dei tumori è supportata dall’uso di questo alimento inserito nella dieta alimentare.

 

Sostituire la farina bianca con quella di Tumminia aiuta nella prevenzione delle allergie di origine alimentare, spesso causate dall’abuso di farinacei raffinati.

 

Recentemente è stato dimostrato che chi soffre di disturbi gastrointestinali, come colite e gastrite, trae giovamento dall’uso in cucina di questo alimento, capace di far scomparire o quantomeno ridurre i disturbi intestinali e digestivi.

 

Il grano di Tumminia si distingue per l’altezza della spiga superiore agli altri grani, tanto da arrivare a quasi due metri d’altezza.

Tipico risultato di questa farina è il pane nero di Castelvetrano, in provincia di Trapani, qui il grano duro locale viene impiegato nella lavorazione di questo speciale pane.

pane nero di castelvetrano

Il pane nero di Castelvetrano è tutelato dal Slow Food, presidio che si occupa del recupero e della salvaguardia di piccole produzioni gastronomiche minacciate dall’ industrializzazione. E dal 2008 è stata attivata la richiesta per l’inserimento di questo pane nel presidio DOP.

 

4 Commenti

  1. Ottimo il Pane di tumminia, bello e croccante! io lo prendo in un mercatino locale dove portano tutta roba Bio.. Aspetto settimanalmente per acquistarlo, avvolto in un panno rimane Buono per circa 4-5 giorni.

  2. io utilizzo il pane di soia e il pane di farina integrale.. alla fine è tutta una moda…. Sara’!?!

  3. Non è solo una questione di moda, la “moda” adesso ha portato alla ribalta l’uso di queste farine oramai accantonate da tempo a favore delle produzioni industriali, ma la differenza tra un grano dura macinato a pietra e una farina industriale raffinata è notevole. basta solo una settimana di messa al bando delle farine raffinate e vedrete come il vostro intestino ringrazia. Prima di dire moda o meno , fate una prova

  4. Ma il pane di tumminia che sapore ha? Mia madre ha problemi di digestione lenta e gli hanno consigliato questo pane, ma ha dei gusti particolari, non vorrei che non le piacesse

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