Come concimare le rose in modo naturale

rose in vaso

Le rose sono delicate, per coltivarle in vaso bisogna adottare cure particolari e per avere successo si deve partire da alcuni presupposti. In questo post vedremo quali.

Le rose coltivate in vaso vanno scelte con attenzione. Partendo dal vaso che deve essere sufficientemente grande, almeno 40 cm largo e altri 40 alto. Si prosegue con la scelta del terriccio adatto a coltivare le rose in vaso e l’eliminazione del sottovaso, per evitare contatto del vaso con l’acqua. Le rose migliori per essere coltivate in vaso sono quelle che raggiungono al massimo una dimensione di 150 cm di altezza.

 

La scelta del terriccio deve essere oculata. In commercio si trovano terricci formulati proprio per la coltivazione delle rose in vaso, noi della Garden4us consigliamo vivamente di acquistare il terriccio specifico per le rose in vaso, perché ha le sostanze nutritive giuste per le rose. Miscelato con due pugni di cornunghia e due di letame pellettato assicureremo alle rose cibo a lenta cessione.

 

Ogni 3 anni il terriccio del vaso va sostituito completamente.

 

Quando iniziare la concimazione delle rose in vaso?

La concimazione va iniziata in primavera, quando le gemme ingrossano e finisce a luglio. In questo modo si darà alla pianta il tempo, prima dell’inverno, di maturare il legno prodotto.

Ogni 20 giorni bisogna concimare le rose in vaso con un concime liquido, anche questo disponibile nei negozi e specifico per le rose.

Quando si decide di concimare le rose in modo naturale bisogna prima annaffiare, perché altrimenti il concime messo può creare scottature all’apparato radicale.

Quando concimiamo dobbiamo seguire due presupposti:

1)      Non esagerare con la concimazione, perché un eccesso di concime potrebbe causare problemi grossi alla pianta.

2)      Bisogna attenersi sempre alle istruzioni riportate sul flacone. Nessuno meglio del produttore sa dirci le dosi la frequenza da impiegare.

Periodicamente possiamo aggiungere al vaso dell’altro terriccio, poiché annaffiando si tende a far fuoriuscire dai fori di drenaggio e dal bordo del vaso il vecchio terriccio.

Le nostre rose hanno bisogno di sostanze nutritive, perché ogni sostanza ha sulla rosa un determinato effetto, indispensabile per la salute stessa della pianta e del fiore.

L’azoto stimola la crescita delle foglie e dei rami, ma un eccesso di azoto porta la pianta a non resistere durante i momenti di siccità.

Il magnesio favorisce la crescita della pianta e nei terreni argillosi è in minoranza.

Il fosforo aumenta il profumo della rosa e la sua fioritura, ma quando è in eccesso si rischia di inibire l’assunzione degli altri importanti elementi.

Il calcio favorisce l’attività microbiotica del terreno.

Il potassio rende la pianta più robusta e dai colori più vivi.

Le rose in vaso vanno tenute sempre sotto controllo, perché dal suo aspetto possiamo capire se di un elemento c’è carenza o eccesso. Se le foglie si presentano giallognole vuole dire, ad esempio, che c’è carenza di azoto e se la pianta resta piccola ne avremo la conferma.

La carenza di potassio si nota, invece, quando le punte delle foglie diventano marroni, i boccioli si piegano e le rose rosse assumono un colore slavato.

 

Concimare le rose in vaso in modo naturale ci servirà ad evitare tutto ciò, ma dobbiamo seguire le indicazioni riportate sul contenitore del concime e non dimenticare le scadenze, perchè le rose, quelle in vaso, sono delicate.

4 Commenti

  1. Ho una rosa piccola dentro casa da una settimana adesso comincia a perdere de foglietti che devo fare

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